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www.punkadeka.it - Marzo 2005 Disco : Klasse Kriminale Gruppo : Klasse Kriminale Label : Tube records Track List 01 - DIO È CON NOI 02 - MAKE LOVE & MAKE WAR 03 - SPACCA TUTTO! 04 - RECLAIM THE STREET 05 - NOi! 06. SONO STUFO 07 - CORRI CORRI 08 - T.A.Z. (Temporary Autonomous Zone) 09 - ANARCHIA LIBERTÁ 10 - FUGGI VIA 11 – LORO 12 – SKUNX 13 - PRODUCI CONSUMA CREPA 14 - PIANETA SPAZZATURA 15 - UNITED AND FREE 16 - TU 6 ME Ormai ne abbiamo la conferma: i Klasse Kriminale sono come il buon vino, ed è sempre un piacere notari la crescita stilistica di ogni loro nuova "uscita". D'altra parte Marco Balestrino, mente e anima da sempre del gruppo, non è tipo da fare uscire dischi di cui non sia soddisfatto al 100%, e che di questo lavoro, che esce per la Tube records, ne vada particolarmente fiero lo dimostra il fatto che è il primo al quale non ha dato alcun titolo, quasi a sottolineare che questo è IL suono dei Klasse Kriminale. Un suono che ha da una parte un piede ben saldo nel movimento punk / Oi!, per capirci potremmo citare i "solismi" di Lars Fredriksen", e che con l'altro si lascia contaminare dallo ska, dal reggae e da tutto quanto fa rock'n roll & working class. Ne viene fuori un insieme potente ed eclettico, in cui può capitare che un potente anthem come "Reclaim the Street" sia introdotto da un fraseggio two-tone, merito anche della collaborazione con "Mr.Slackers" Vic Ruggiero, uno che di musica in levare sa il fatto suo. Altra novità la presenza alla voce di Emanuela, che contemporaneamente riallaccia tutta la tradizione femminile del gruppo savonese e, ben più importante, fornisce un prezioso contributo alla melodia, come ad esempio nello ska di "Corri Corri". Una registrazione impeccabile -e ormai del West Link di Pisa sembra scontato dirlo- e una masterizzazione fatta oltreoceano, 14 pezzi nel miglior stile dei KK ma, soprattutto, la capacità di Marco di scrivere sempre con la rabbia dei primi giorni, per ribadire a tutti quelli che non ci stanno "ancora skin nelle strade, ancora skin nel tuo cuore". a cura di Giorgio Sala